
Curcuma longa o zafferano delle indie o Turmeric è unapianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberaceae (una delle molte specie del genere Curcuma) originaria dell'Asia e adattata alle zone sterili.
Le piante vengono raccolte annualmente per i loro rizomi che, in parte, vengono ripiantati nell'anno successivo.
È chiamata anche turmeric, oppure kunyit o haldi in alcune regioni asiatiche.
Il suo ingrediente attivo è la curcumina che ha un sapore terroso, amaro, piccante ed estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo.
Altri componenti della curcuma sono rappresentati da potassio, da vitamina C, e per il 26% da amido. Molto importante anche la presenza di oli eterici che sono in grado di stimolare l'appetito e quelli amari che sono in grado di stimolare la formazione di enzimi digestivi.
La curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana ed in quella cinese ed è molto conosciuta in tutti i paesi dell'Oceano Indiano come disintossicante dell'organismo, in particolare del fegato e come antinfiammatorio. Queste proprietà salutari che vengono attribuite alla curcuma dalla tradizione popolare sono le stesse che oggi vengono confermate dalla medicina ufficiale, anche alla luce dei numerosissimi studi e scoperte che la scienza attuale ha ufficialmente confermato.
Molto valida anche l'azione cicatrizzante della curcumina; in India infatti viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.
In base a recenti studi è risultato che la curcumina potrebbe essere utile a contrastare l'insorgere di gravi patologie.
Nel 1996 la curcuma è stata oggetto di un tentativo di “biopirateria”: due ricercatori indiani presso un’università statunitense, dopo aver “sviluppato” un farmaco il cui principio attivo era proprio la gialla spezia, ne hanno chiesto e ottenuto il brevetto. L’azione legale intrapresa dal Consiglio Indiano per la Ricerca Scientifica, ha però portato l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ad ammettere che le qualità officinali della curcuma sono una scoperta indiana e quindi non brevettabili, decretando così la revoca del brevetto.
Indicazioni principali: malattie infiammatorie del grosso intestino, epatopatie di lieve e media entità, sindrome del colon irritabile.
Azione prevalente: anti-infiammatoria e blandamente spasmolitica a livello del fegato, delle vie biliare e intestinale.
Altre azioni: epatoprotettiva.
Effetti collaterali: nessuno noto.
Controindicazioni: nessuna conosciuta.
Interazioni con farmaci: non note. [ ... ]